Nell’analizzare il mercato per scegliere al meglio le proprie operazioni di mercato nel Forex, rientrano i cosiddetti dati di profondità. La loro utilità non è sempre riconosciuta nel mondo dei trader, ed ecco perchè è bene prima andarli a definire, per poi valutare il loro utilizzo.
I dati di profondità sono rappresentati dal confronto di tutti gli ordini limiti basati sulla disponibilità che il broker mette a disposizione dei suoi utenti, e degli spread dei market maker (quali le banche, il broker o il market maker puro).
Ma quanto sono utili tali dati nell’ottenere un profitto?
Cogliere informazioni dai dati di profondità non è cosa semplice, ed anzi molti trader incontrano delle difficoltà notevoli.
Ci conviene partire da un esempio: supponiamo che i broker forex facciano delle offerte con la medesima struttura. E’ naturale che questi avranno dei prezzi diversi e delle quantità diverse all’interno degli schermi di mercato.
Basandoci su una situazione semplice come questa, possiamo subito dire che l’utilizzo dei dati di profondità per cogliere informazioni sensibili e valide non è semplice.
Perchè? Una prima difficoltà è legata al fatto che il mercato del Forex risulta tutt’altro che fisso, e la situazione presentata dai Broker, e pertanto dai dati di profondità, non sarà completa e non garantirà una panoramica totale del mercato. Questo è praticamente impossibile.
Ma non solo. Dobbiamo anche considerare, infatti, che gli spread offerti dal market maker dei Broker terranno per sé la maggioranza delle quantità immesse nel mercato, presentando medesime quantità per prezzi di domanda e di offerta. Ecco perchè, ancora una volta, i dati di profondità non offriranno un vero metro di paragone relativamente a quale lato del mercato sia il più forte o il più debole, proprio perché ogni quantitativo è lo stesso.
In definitiva, possiamo dire che condurre un’analisi basandosi su dati che non rappresentano totalmente il mercato è sempre rischioso, anche se uno studio ‘combinato’ potrà comunque creare una visione d’insieme, magari con l’aiuto dei grafici e dell’Analisi Tecnica.