Gli ETF sono strumenti d’investimento che ha portato una vera rivoluzione sui mercati finanziari, entrando in concorrenza diretta con i fondi d’investimento tradizionali.
Esistono Etf indice collegati ai più svariati indici di Borsa in tutto il mondo, generali e settoriali.
Etf obbligazionari agganciati ai titoli di Stato, oppure agli indici obbligazionari corporate. Etf commodities che seguono le performance dei metalli preziosi e delle materie prime.
Il più famoso è Gld, collegato all’oro. Infine, esistono Etf collegati alle valute, Etf Currencies.
Questi ultimi due si chiamano Etc.
400 Gli Etf a Milano Sono 400 i fondi Etf quotati nella Borsa di Piazza Affari, agganciati ai più svariati indici.
Quali sono le differenze principali tra gli Etf e i fondi tradizionali?
Soprattutto i minori costi di commissione e di gestione e la possibilità di trading in tempo reale, proprio come i titoli azionari, anche per piccole quantità.
Trasparenza, strategia e liquidità sono spesso citate come qualità degli Etf. Vero in generale.
Ma è sempre ottima abitudine verificare la qualità dell’emittente, il contenuto dell’Etf e i suoi volumi di scambio.
Un’altra cosa: controllate che si tratti di Etf armonizzati per evitare spiacevoli sorprese fiscali.
Esistono anche gli Etf a leva, leveraged Etf.
Sono strumenti piuttosto rischiosi che accentuano di due o più volte l’andamento dei mercati.
Esempio: se l’indice Nasdaq guadagna il 3% e voi avete uno di questi Etf long 2x, guadagnate il 6%. Naturalmente se il Nasdaq cede il 3% perdete il doppio.
Questo genere di Etf viene spesso usato per muovere con una certa violenza i mercati in condizioni di shock. Il mio consiglio è di tenervene lontani.