E’ probabile che ad oggi molti che avevano fatto investimenti azionari tra ottobre 2008 e marzo 2009 e che hanno avuto la costanza di tenere fino ad oggi abbiano dei titoli in forte guadagno e la correzione di questi giorni in particolare sui titoli industriali puo’ destare un po’ di preoccupazione.
Lo stesso potrebbe essere per chi ha acquistato metalli preziosi negli anni scorsi.
Spesso non si ha la consapevolezza che la parte più difficile nel mondo degli investimenti non è come, cosa e quando comprare (anche se queste cose hanno la loro importanza), bensì quando vendere.
Vendere sulla base di considerazioni personali e soggettive è spesso molto rischioso. Infatti, nella realtà si tende spesso a tenere investimenti perdenti nella speranza che risalgano e, contemporaneamente, liquidare prematuramente investimenti vincenti per portare a casa i profitti, tagliando però troppo presto un investimento realizzando, ad esempio, il 20%, per poi vedere il titolo salire del 100% o più.
E’ quindi molto importante ovviare a questi problemi.
Un modo è l’uso delle “trailing stop” di cui ho spesso parlato.
Si fissa una percentuale massima di discesa calcolata sul prezzo di ingresso e poi, successivamente, su ogni nuovo massimo realizzato.
Questa è una tipica tecnica di trend following che permette di seguire il trend fino a che questo prosegue e poi si portano a casa i profitti quando il trend inverte. La percentuale da usare è arbitraria. Minore è la percentuale, maggiori
saranno le operazioni e minori i singoli profitti. Viceversa, maggiori saranno le percentuali, minori saranno le operazioni e maggiori i singoli profitti.
A mio parere per evitare il trading eccessivo e i relativi costi commissionali è bene che la percentuale usata come trailing stop sia non troppo ridotta.
Qui abbiamo spesso usato il 25% dall’ultimo massimo. Comunque, per i soggetti un po’ più ansiosi anche questa tecnica potrebbe essere non facile da seguire.
Usare una trailing-stop del 25% significa comprare un investimento a 100, vederlo arrivare, ad esempio, a 200 e poi chiuderlo quando torna a 150.
Da 200 a 150 il profitto originariamente di 100 (200-100) diventa alla fine 50, cioè si dimezza. Psicologicamente, non è facile vedere i propri profitti dimezzarsi senza battere ciglio.
Oggi voglio quindi aggiungere una tecnica ulteriore che a mio avviso può essere adottata con profitto.
La tecnica è molto semplice. Ogni volta che un investimento raddoppia, lo si vende per metà e con la metà residua ci facciamo quel che ci pare. Applichiamo su di essa la trailing stop oppure la teniamo per sempre come Buy and Hold.
Con la tecnica che ho spiegato ora, è come se, andando al casinò, quando vendiamo il 50% del nostro investimento recuperiamo in toto il nostro capitale iniziale e da lì in avanti giochiamo con i soldi del banco.
Con quei soldi possiamo giocare fino che ci pare. Li possiamo moltiplicare ulteriormente (speriamo) oppure perderli tutti o quasi (speriamo di no). In ogni caso, il nostro capitale iniziale resterà intatto e potrà essere usato per altri investimenti.
Questa tecnica è a mio avviso importante quando si opera su growth stocks o su investimenti molto volatili (es. mercati emergenti).
Prendiamo ad esempio un investitore che negli anni ‘80 e primi anni ‘90 avesse comprato Microsoft o anche Coca Cola. Se avesse tenuto costantemente, oggi (anzi, già da fine anni ‘90) sarebbe milionario. Tuttavia, i rialzi di queste società
non sempre sono stati lineari. Lungo il percorso ci sono state diverse discese, anche piuttosto rilevanti. E’ quindi probabile che l’investimento sia stato venduto lungo il percorso e si sia perso la maggior parte del guadagno.
Ma con la tecnica che ho prima presentato questo non sarebbe successo.
Al primo raddoppio, si vende metà e il resto ci si fa quel che si vuole. Si tiene per sempre, si vende un’altra metà ad ogni successivo raddoppio, ecc…
In questo modo, basta veramente “scovare” uno o due investimenti vincenti tipo Microsoft, Coca Cola, Colgate, ecc… per bilanciare ampiamente decine di investimenti perdenti.
Ma con l’ansia di vedere i propri profitti ed il proprio capitale erosi non si riesce a cavalcare fino in fondo questi cavalli. La tecnica che ho presentato risolve, invece, molti problemi psicologici.
Naturalmente, questa è una tecnica adottabile quando si è realizzato un guadagno “corposo” del 100% o quasi. Prima di allora, continuate ad usare il trailing stop come metodo di gestione, soprattutto quando si opera su singoli titoli.
Fonte: educazionefinanziaria.com