Oggi vogliamo analizzare i titoli obbligazionari di uno degli emittenti più “popolari” e diffusi, sia in Italia che in Europa: la Banca Europea per gli Investimenti (BEI).
La BEI è un ente sovranazionale, di fatto posseduto (e quindi implicitamente garantito) da tutti gli stati dell’Unione Europea, che gode del massimo giudizio delle agenzie di Rating (Aaa/AAA) e della fiducia dei mercati, come dimostra il fatto che anche durante le fasi più acute della crisi del 2008, la sua solvibilità non è mai stata seriamente messa in discussione.
E’ vero che il rating lascia il tempo che trova, potrebbe osservare acutamente un lettore dell’Investimento Perfetto, ma questo indicatore è comunque molto seguito dagli esperti di Borsa, per cui non possiamo ignorarlo del tutto.
“Ma allora posso acquistare i bond emessi dalla Bei senza farmi troppi problemi?”. A presto la risposta. Prima un nuovo interrogativo. Obbligazioni Bei o obbligazioni della Bei?
Se si vuole investire con saggezza non si deve confondere l’emittente di un bond con le caratteristiche del titolo stesso. Il messaggio che vorrei farti arrivare è questo: anche gli emittenti più sicuri possono offrire strumenti finanziari poco adatti alle tue esigenze, per usare un eufemismo.
Utilizzando un database aggiornato e a pagamento e la chiave di ricerca “Eib” (che è l’acronimo inglese della Bei), abbiamo risalito a ben 274 titoli. Non ci si deve stupire se tra questi ce ne siano alcuni che si farà bene ad evitare. Lasciamo per un istante da parte le tre tipologie di obbligazioni“pericolose” e concentriamoci invece su quelle che puoi valutare.
Tre trappole nelle obbligazioni Bei
E’ tempo di adempiere alla promessa. E’ tempo di indicare tre tipi di bond da evitare, perché presentano rischi o inefficienze che li rendono poco attraenti per i tuoi soldi.
• Le obbligazioni in valuta estera. Se vuoi assumere il rischio di cambio, tanto vale che acquisti direttamente azioni. In futuro approfondirai l’argomento in un ebook monografico riservato alle obbligazioni, ma voglio anticiparti una cosa. E’ sufficiente una piccolissima variazione nel tasso di cambio per trasformare un investimento in utile in uno in perdita.
Ecco perché è un controsenso acquistare obbligazioni Bei per fare un investimento tranquillo e poi assumersi il rischio di oscillazione delle valute
• i bond strutturati. Anche la Bei emette delle obbligazioni il cui rendimento è legato a dei parametri finanziari complessi. Alcune di esse, ad esempio, pagano interessi pari a ‘n’ volte il differenziale tra il tasso swap a 10 anni e quello a 2 anni. In questo sono titoli molto simili a quelli emessi dalle banche che è opportuno (e saggio) evitare.
• le obbligazioni indicizzate all’inflazione. Queste ultime, a differenza dei BTP€i, pagano delle cedole pari al tasso di inflazione maggiorato di uno spread. Purtroppo, questo tipo di indicizzazione, di tipo additivo, non è idoneo a proteggere il potere di acquisto dei tuoi investimenti dall’erosione monetaria.
