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Investire online su certificates o certificati di investimento

In questo post affronteremo alcuni concetti specifici legati ai certificati di investimento (chiamati certificates), che cosa sono, cosa servono, quali vantaggi hanno, i termini utilizzati e per finire come investire online in certificati. Buona lettura.

Cosa sono i certificati di investimento

I certificati di investimento sono strumenti che consentono di scegliere con quale livello di protezione o rischio partecipare alla performance di un sottostante. Il valore dei certificates dipende dunque dall’andamento del suo sottostante in borsa. Il sottostante può essere un’azione, indice, fondo, etf, materie prime, obbligazione, tassi di cambio, tassi di interesse, ecc. I sottostanti possono essere più di uno. In particolare, gli Investment Certificate possono costituire un’alternativa con maggiore protezione rispetto all’investimento diretto nel sottostante.

Le ragioni del loro successo sono legate all’ampia varietà di profili di rischio/rendimento che offrono per realizzare soluzioni finanziarie su misura per ogni investitore. Si parte dai certificate con capitale totalmente protetto per arrivare fino a certificati con leve molto forti che moltiplicano anche 20 volte l’andamento del sottostante. Si passa così dal minimo rischio, con possibilità di rendimento limitato, al massimo rischio, a fronte di potenzialità di rendimento molto alte. I certificates sono dunque molto duttili.

A cosa servono i certificates

I certificati di investimento sono strumenti che offrono diversi vantaggi rispetto all’investimento diretto nel sottostante, aumentano la protezione nel caso di calo o amplificano le performance.

L’obiettivo del certificate è migliorare il profilo rischio/rendimento per il risparmiatore/investitore.

I vantaggi dei certificati di investimento

I certificati di investimento offrono diversi vantaggi come per esempio:

  • Avere la possibilità di inserire, in un unico strumento, strategie finanziarie raffinate, abitualmente implementate dai professionisti;
  • Quotazione in mercati ufficiali e regolamentati;
  • Liquidabilità dello strumento, garantita dal market maker che effettua sistematicamente proposte di acquisto e di vendita (quest’ultima non sempre obbligatoria);
  • Ampia offerta di profili di rendimento e di sottostanti;
  • Possibilità di investire su molteplici asset class;
  • Trattamento fiscale semplice e vantaggioso: i loro rendimenti sono classificati come redditi diversi e dunque  offrono la compensazione delle minusvlenze in portafoglio.

Gli svantaggi dei Certificate

  • Hanno un costo, e questo incide sulla performance finale dell'investimento;
  • È auspicabile guardare sempre il Kid (riassunto breve delle caratteristiche del prodotto) e il prospetto informativo, prima di effettuare un investimento;
  • Oltre alla “scommessa” sull’andamento del sottostante esiste il rischio default dell’emittente anche se generalmente gli emittenti hanno rating solidi.
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Gli elementi principali dei certificati di investimento

Emittente: È l'istituzione finanziaria che emette il certificate e rappresenta l'eventuale controparte in caso di esercizio dello stesso.

Rischio emittente: Rischio di credito o default dell’emittente. In caso di default dell’emittente si rischia di perdere l’intero investimento, anche se la scommessa sta andando a buon fine, per questo è importante valutare il rating dell’emittente. Non ricordiamo casi di default di un emittente.

Liquidità: L’emittente assicura sempre che il prodotto sia vendibile sul mercato, ovvero assicura la liquidabilità del prodotto in ogni momento. L’emittente può scegliere, dopo aver venduto un certo numero di certificate, di non venderne di nuovi ma di riacquistarli solamente (“in gergo: mettendosi in: “bid only”, solo in acquisto).

Prezzo di vendita iniziale: Prezzo a cui è stato emesso il certificate. In genere il prezzo iniziale è 1000 euro o 100 euro (ad eccezione dei recovery o certificate a leva). Può succedere che tra la data di emissione del prodotto e il primo giorno di quotazione il valore del sottostante sia variato e di conseguenza anche il valore del certificate varia. Esistono anche certificate emessi in dollari o altra valuta.

Prezzo bid o denaro: È il massimo prezzo a cui un investitore o l’emittente è disposto a pagare per acquistare il certificate. L’emittente è obbligato a mettere la propria proposta di acquisto per rendere liquido lo strumento e quindi ricomprarlo, sempre se vi è un investitore che ha deciso di venderlo.

Prezzo ask o lettera: È il prezzo più basso  a cui un investitore o l’emittente è disposto a vendere il certificate

Spread: La differenza tra prezzo lettera e denaro viene definita spread. Generalmente l’emittente offre uno spread dell'1 percento sugli investment certificate, anche se per legge potrebbe ampliare di più la forchetta (fino al 3%, guardare sempre il prospetto informativo). Alcuni emittenti offrono spread anche inferiori all’1%.

Premio: Cedole o maxicedole, o un premio finale distribuibile incondizionatamente o condizionatamente.

Attività sottostante: Attività finanziaria a cui è legata la performance del certificate. Può essere: un’azione, un indice, una valuta, un future, un tasso di cambio, una materia prima, un fondo, un etf, ecc..

Livello iniziale o strike: È il prezzo di riferimento su cui calcolare la performance del sottostante.

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Date di valutazione: Giorno in cui si valuta il livello del sottostante per determinare un evento: stacco di una cedola, o premio, scadenza anticipata, oppure valore finale di rimborso del certificate.

Barriera: Limite posto sul valore del sottostante che determina il diritto o meno di ricevere un premio, cedola, maxicedola o rimborso anticipato. Possiamo avere una barriera di tipo discreta (europea) che indica un livello di riferimento valido solo a determinate date oppure una barriera continua (americana) valida durante tutta la durata del prodotto.
La barriera più protettiva o vicina all’investitore è quella discreta poiché, se durante la vita del certificate, un sottostante viola una barriera discreta la struttura del certificate rimane intatta e l’investitore non perde la possibilità di ricevere eventuali premi.
Al contrario, se durante la vita di un certificate, un sottostante viola una barriera continua, salta la possibilità di ricevere eventuali premi, il valore del certificate rispecchia l’andamento del sottostante in Borsa rispetto al valore iniziale. In caso di forte rialzo o recupero del sottostante a scadenza il certificate può essere ritirato al massimo al valore del cap, non oltre.
In genere, se il sottostante non ha infranto un determinato livello di barriera (non perdendo oltre un certo livello) l’investitore riceve l’intero capitale investito più un premio. In caso contrario potrebbe incorrere in una perdita sul capitale (se il certificate non è un capitale totalmente protetto).

Cap: Ammontare massimo di rimborso.

Scadenza: Data in cui il prodotto non è più quotato. La durata del prodotto è determinata dalla data di scadenza meno la data iniziale. La scadenza può essere fissa oppure il certificate può essere rimborsato in anticipo. I nuovi certificate open end non hanno una scadenza.

Costi: I costi di un certificate sono evidenziati nel Kid (Documento contenente le informazioni chiave).

Indicatore di rischio: Nel Kid è possibile verificare il grado di rischio del certificate in una scala da 1 (meno rischioso) a 7 più rischioso. Term Sheet, o prospetto informativo o condizioni definitive Documento dettagliato con tutte le caratteristiche del certificate. Funzionamento, costi, dati sull’emittente, ecc. Prima di investire su qualsiasi prodotto leggere sempre il prospetto informativo.

Tassazione: I redditi generati dai certificate sono classificati come redditi diversi consentendone la compensazione di eventuali minusvalenze. Il tax rate è identico a quello applicato ad un titolo azionario o di un derivato: 26% sulla plusvalenza maturata.

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Dividendi: I certificate non danno diritto di ricevere il pagamento dei dividendi distribuiti dal sottostante. Il dividendo stimato viene utilizzato dall’emittente, insieme ad altre strategie con opzioni, per costruire il payout del certificates.

Metodo di rimborso: Il rimborso può essere in contanti (maggior parte dei casi) o fisico consegnando i sottostanti.

Valuta: Divisa di negoziazione del certificate.

La mappa dei Certificate

Capitale protetto: I certificate a capitale protetto (non garantito) sono strumenti che offrono la possibilità di investire proteggendo il capitale investito. Se la scommessa non va a buon fine a scadenza, l’investitore recupera l’intero capitale (se non è fallito l’emittente). Il capitale è protetto, mai garantito: infatti si è sempre esposti al rischio default dell’emittente.

Capitale condizionatamente protetto: I certificate a capitale condizionatamente protetto sono prodotti finanziari che consentono l'esposizione a particolari asset offrendo una garanzia parziale del capitale, condizionata al non raggiungimento di determinati livelli barriera stabiliti all'emissione (Es. Express Coupon Certificate, Express Certificates, Power Express Certificate).

Capitale non protetto: I certificate a capitale non protetto sono prodotti che replicano fedelmente la dinamica dei sottostanti prevedendo, in alcuni casi, la partecipazione alla performance del sottostante in modo più o meno proporzionale.

Certificate a leva: I certificate a leva moltiplicano la performance del sottostante per x-volte a seconda della leva scelta. Ad esempio un certificate leva 5 moltiplica per 5 volte la performance, negativa o positiva, del sottostante.

investire online in certificati

Dopo questa presentazione è chiaro che i certificati di investimento sono essere strumenti molto interessanti per i quali è bene informarsi. Potrebbe essere una valida soluzione di investimento in quanto possono generare ottimi risultati economici.

Il consiglio ora, prima di investire il proprio denaro è quello di approfondire l'argomento, su siti dedicati come per esempio il portale Investire-certificati.it. Questo sito offre una formazione finanziaria ad alto livello relativa al mondo dei certificati di investimento. L’iniziativa nasce da un gruppo di analisti ed appassionati del settore dei certificates e del trading finanziario al fine di ampliare l’offerta formativa presente nel settore dei certificati di investimento.

Su “Investire-certificati” sono disponibili tutte le informazioni necessarie per comprendere le principali tipologie di certificati di investimento, sia quelli a capitale garantito o protetto, che quelli a capitale condizionatamente protetto, così come i certificati a leva, sia fissa che variabile.

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L'amministratore e proprietario del portale www.investire-online.com è Simone Mordenti, analista finanziario, trader con oltre 10 anni di esperienza. Classe 1974, si avvicina al mondo del trading, ed in particolare agli investimenti su indici di borsa e valute, grazie all’affiancamento di esperti del settore. Una forte passione per le scienze statistiche e l’analisi tecnica sui mercati finanziari, da diversi anni si occupa di giornalismo finanziario in diversi portali del settore, in veste di analista tecnico e trading advisor.
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