Il trading online con i CFD (contratti per differenza) è il prodotto finanziario che negli ultimi anni ha visto una sostanziosa diffusione tra gli investitori a livello internazionale. I vantaggi offerti sono molteplici ma possiamo identificare il più importante nella possibilità offerta dai CFD di guadagnare sui mercati finanziari in ribasso.
Aprire una posizione CFD significa investire del denaro sulla propria previsione relativamente all’andamento del valore di un determinato strumento finanziario sottostante e ottenere un guadagno o una perdita rispettivamente nel caso in cui suddetta previsione si verifichi oppure no. I mercati a cui il trading online offre accesso sono molti e comprendono anche azioni, indici, valute e materie prime.
Prendiamo ad esempio la situazione del mercato azionario italiano degli ultimi giorni. Bloomberg ha espresso delle perplessità sulla solidità degli istituti bancari della Penisola sulla base del peso esercitato dal debito pubblico e dalle scarse prospettive di crescita. Il timore di un possibile contagio da Grecia e Irlanda non è un buon carburante per il “sentiment” degli investitori e infatti i titoli bancari hanno subito più sedute al ribasso che al rialzo nel corso degli ultimi mesi. In una situazione come questa la possibilità di operare sui mercati in calo rappresenta un notevole vantaggio per i trader che, grazie al trading online, possono gestire una posizione “short” (vendita) puntando sul fatto che il valore di determinate azioni (piuttosto che indici, valute, materie prime, etc.) andrà calando. Ecco che allora nel caso in cui tali previsioni si avverino, il guadagno sarà rappresentato dalla variazione di valore che lo strumento sottostante ha riscontrato nell’intervallo di tempo tra apertura e chiusura del contratto stesso.
A differenza del trading tradizionale i CFD sono un prodotto a marginazione e quindi i volumi con cui l’investitore si trova a che fare sono nettamente maggiori rispetto all’investimento iniziale richiesto per poter aprire una posizione. Mettiamo il caso che si ritenga che le azioni Intesa Sanpaolo siano sul punto di andare al ribasso: quello che il trader farà è pagare un piccolo deposito iniziale per aprire una posizione short (vendita appunto) sulle azioni Intesa Sanpaolo, dopo essersi premuniti degli strumenti necessari per la gestione del rischio quali ordini di stop loss o trailing stop.
L’effetto leva sfruttato dai CFD infatti può portare sia a guadagni che a perdite maggiori dell’investimento iniziale e per questo motivo è importante che ogni trader sia in grado di utilizzare tutti gli strumenti offerti dalle principali piattaforme di trading online per prevenire il rischio di perdite superiori all’investimento iniziale.
Un altro fattore da tenere a mente quando si fa trading con azioni è il fatto che ogni “trade” viene gestito dal punto di vista monetario nella valuta del paese di appartenenza dell’azione in questione. Nel caso quindi delle azioni Intesa Sanpaolo tutti i “trade” verranno liquidati in euro mentre se si vuole investire in CFD di azioni Apple, allora questi saranno gestiti in dollari.