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Domanda..CCT o BTP? Questo è il problema

Uno dei problema per molti investitori è la scelta tra i vari strumenti di investimento e una di queste domande è: CCT o BTP?

In realtà nessuno può aiutarli a risolvere questo dilemma perché non esiste una risposta certa a questo quesito.
Generalizzando, possiamo affermare che chi acquista un CCT non acquisisce un rischio tassi. A questo minor rischio, però, si associa una minor possibilità di ottenere rendimenti.

Per chiarire meglio la scelta che un investitore si trova ad affrontare facciamo un esempio.
Immaginiamo di trovarci dinnanzi alla possibilità di acquistare un CCT con scadenza a 7 anni, di cui non conosciamo in rendimento certo, ma che ipotizziamo sarà pari a quello attuale. Secondo questa ipotesi, quindi, il rendimento attuale del CCT con scadenza a settembre 2015 sarà pari all’1,7%.
Il BTP con scadenza allo stesso periodo risulta avere un rendimento del 3,1%.
Semplice direte voi? Invece no, perché i due valori non sono direttamente confrontabili.
Al CCT, infatti, è connesso un rendimento ipotetico. Il rendimento effettivo sarà diverso, anche se non si sa di quanto e in che segno (sarà maggiore o minore?). L’unica cosa cera è che il rendimento sarà in linea con i tassi a breve termine del periodo di vita dei CCT. Non si faranno quindi grandi guadagni, ma non si incorrerà nemmeno in perdite rilevanti!
Diversa è la situazione connessa al mercato del BTP. In questo caso, infatti, si è dinnanzi al costo\opportunità che i tassi subiscano un incremento, che è connesso ad una perdita. In questo caso, quindi, occorre tenere sotto osservazione la durata del titolo. Una scadenza più lontana, infatti, è connessa ad un rischio maggiore connesso alla variazione dei tassi. Un incremento dei tassi è connesso ad una crescita dei prezzi e viceversa.

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Facciamo ora un confronto con i BOT. Agli stessi sono legati delle commissioni di acquisto. Questo significa che acquistare bot trimestrali porta, nell’arco di un anno, a sostenere per 4 volte le commissioni.
Semplificando al massimo, possiamo affermare che i CCT sono come dei BOT semestrali che, però, sono soggetti a rinnovo automatico ( e consentono quindi di risparmiare sulle spese di commissione).
Un altro vantaggio è insito nella durata, estendibile fino a 7 anni, che garantisce anche la possibilità di ritirare anche solo una parte del capitale.
La cedola dei CCT non è soggetto a cedola fissa, ma si aggiorna con l’ultimo bot semestrale emesso.
Diamo adesso qualche informazione sull’indicizzazione.
Se al momento dell’acquisto il rendimento dìfiddato è pari al 4%, lo stesso sarà mantenuto nei prossimi sei mesi tendenzialmente.

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L'amministratore e proprietario del portale www.investire-online.com è Simone Mordenti, analista finanziario, trader con oltre 10 anni di esperienza. Classe 1974, si avvicina al mondo del trading, ed in particolare agli investimenti su indici di borsa e valute, grazie all’affiancamento di esperti del settore. Una forte passione per le scienze statistiche e l’analisi tecnica sui mercati finanziari, da diversi anni si occupa di giornalismo finanziario in diversi portali del settore, in veste di analista tecnico e trading advisor.
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