Le Società per Azioni vengono costituite mediante il versamento da parte dei soci di una somma di denaro che va a formare il capitale sociale. A fronte del capitale sociale versato la Società emette un certo numero di azioni.
Le azioni (stocks o equities) sono quindi titoli di credito, negoziabili e trasferibili, che rappresentano, ognuna, una quota parte del capitale sociale di una Società.
Esse attribuiscono la qualifica di socio a chi le possiede, con tutti i diritti e i doveri che tale qualifica comporta.
Le azioni dunque rappresentano la partecipazione ad una Società e conferiscono a chi le possiede lo status di socio dell’azienda e non di creditore, come nel caso delle obbligazioni.
Le azioni danno diritto a chi le possiede a percepire, alla fine di ogni esercizio annuale, i dividendi, cioè la parte degli utili realizzati dalla Società, che vengono quindi distribuiti ai soci. Questi utili variano di anno in anno, perchè dipendono dall’andamento delle Società. A volte essi possono essere anche assenti ed anzi possono verificarsi delle perdite.
Per questo motivo le azioni sono titoli a reddito variabile, in quanto non garantiscono ai possessori un dividendo uguale e continuo nel tempo. Per cui, a differenza delle obbligazioni, che sono titoli di debito, acquistando le azioni, non solo ci si assume il rischio di non ricevere alcun dividendo futuro, ma anche di non ricevere alcun rimborso del capitale impiegato.
Per le azioni infatti non esiste una scadenza prefissata, e la restituzione della somma investita non è garantita, dato anche che in caso di liquidazione della Società, i possessori di azioni hanno diritto al rimborso solo dopo quello dei creditori della società stessa, tra cui eventuali detentori di obbligazioni, fornitori o dipendenti.
E’ evidente dunque che il prezzo delle azioni è più variabile di quello delle obbligazioni e può oscillare nel breve periodo per tanti motivi (dai timori del rialzo dei tassi, alle aspettative di rallentamento dell’economia, alle crisi di governo), che sono difficili da prevedere.
E’ importante però sottolineare che dietro il titolo azionario c’è sempre una Società, e pertanto la sua quotazione (o prezzo) dipenderà dall’andamento delle sue attività. Si conoscono tre diverse valutazioni del prezzo delle azioni di Società quotate in Borsa, e sono detti valori:
– il valore nominale (o di emissione), cioè il valore iniziale a cui l’azione è stata emessa;
– il valore effettivo, cioè il valore contabile risultante dal patrimonio netto della società, diviso per il numero delle azioni emesse;
– il valore di Borsa, che è determinato dall’incontro della domanda e dell’offerta che si ha su quel titolo azionario nelle negoziazioni di Borsa.
I tre valori in pratica non coincidono mai.
Come si guadagna possedendo azioni?
In due modi:
1) tramite l’aumento del prezzo delle azioni. La rivalutazione (capital gain) si può ottenere semplicemente mantenendo le azioni (potrebbero esserci guadagni o perdite) e si realizza quando le azioni stesse vengono vendute;
2) tramite il dividendo. Le Società hanno l’obiettivo di fare utili e di riconoscerne una quota agli azionisti sotto forma di dividendo.
Quindi il rendimento complessivo di un investimento azionario è dato dalla somma del capital gain e del dividendo.
A proposito del dividendo, occorre ricordare che il suo pagamento equivale alla diminuzione del valore della Società. Infatti, dopo lo stacco del dividendo, il valore di Borsa (il prezzo) delle azioni diminuisce in misura proporzionale all’ammontare del dividendo pagato. Per cui acquistare azioni con elevati dividendi non significa necessariamente comprare azioni ad alto rendimento. L’importante è che il prezzo riprenda a salire senza essere influenzato in modo negativo dal pagamento del dividendo.
